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25° anniversario dal primo trapianto eseguito con sangue cordonale (6 Ottobre)

25° anniversario dal primo trapianto con sangue prelevato dal cordone ombelicale. Quest’anno segna il 25°anniversario dal primo trapianto con sangue cordonale, eseguito in Francia su un bambino colpito dall’Anemia di Fanconi. Superato lo scetticismo iniziale manifestato da scienziati e specialisti, il settore delle biobanche private e dei trapianti si è sviluppato esponenzialmente, a partire dai primi studi effettuati nell’Indiana e in Francia. Il sangue cordonale è diventato una fonte preziosa di cellule staminali ematopoietiche. Negli ultimi anni inoltre, la ricerca ha fornito sempre più prove dell’efficacia dell’utilizzo delle staminali nel campo emergente della medicina rigenerativa

La seconda fonte più comune di cellule staminali.

Nel mondo sono state ad oggi conservate più di 600.000 unità di trapianto, e più di 30.000 di queste sono state utilizzate nel trattamento di 81 diverse patologie. In campo pediatrico dal 2012 il sangue cordonale viene considerato come la seconda fonte, dopo il midollo osseo, dalla quale vengono prelevate le cellule staminali. Il numero di trapianti con l’uso di cellule del sangue cordonale è quasi pari a quello con cellule provenienti da midollo osseo. Nel 2011 la più alta incidenza di trapianti con cellule staminali cordonali da donatore compatibile si è verificata in Francia, Spagna e Italia: 424 (il 54% di tutti i trapianti con cellule staminali ematopoietiche con sangue cordonale).  Il tasso di sopravvivenza nei bambini sottoposti a questo tipo di trapianto ha un’incidenza pari o superiore al trapianto standard con cellule del midollo osseo, e anche per gli adulti i risultati sono in continuo miglioramento.

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I genitori hanno due opzioni: la donazione pubblica o la conservazione ad uso familiare. Oggi si hanno due alternative: le banche familiari o le banche per la donazione pubblica. Nel secondo caso le unità di sangue cordonale apparterranno alla banca pubblica per uso futuro. Ogni unità è registrata e verrà ricercata dalla sanità pubblica che provvederà ad accedere alle informazioni contenute nei registri. Se viene trovato un donatore compatibile il campione può essere spedito e usato per il trapianto. Le biobanche familiari, invece, conservano i campioni per uso esclusivo della famiglia che ha deciso di conservare privatamente. Le cellule staminali diventano di proprietà del bambino al compimento della maggiore età.

Aumentando il numero di patologie curabili con le cellule staminali cordonali, anche l’opinione pubblica inizia a riconoscere il valore della conservazione ad uso familiare. Il numero Family Bank per la conservazione sta crescendo esponenzialmente, (la prima, Cord Blood Registry, ha iniziato ad operare nel 1992). Dati recenti indicano che ad oggi solo negli Stati Uniti sono state conservate oltre un milione di unità e circa 2 milioni e mezzo in tutto il mondo. L’Associazione Mondiale Donatori di Midollo Osseo – WMDA (World Marrow Donor Association) riferisce che esistono, al settembre 2013, 158 biobanche pubbliche in 36 paesi nel mondo, mentre la Parent’s Guide to Cord Blood riporta 164 laboratori collocati in 51 diversi paesi, che forniscono il servizio di biobanche familiari.

Sangue cordonale – attuali applicazioni.  Al di là delle attuali applicazioni standard, sono in corso diversi trial clinici per migliorare sempre di più le tecniche nei trapianti e per sviluppare nuove applicazioni terapeutiche. Il sito web clinicaltrials.gov fornisce in tal senso il registro più attendibile riguardo questi trials, portati avanti sia a livello pubblico sia privatamente, negli Stati Uniti e a livello mondiale. Questa lista comprende 291 sperimentazioni con cellule staminali provenienti dal cordone ombelicale (fonte: ‘’Cord blood stem cells’’ – www.clinicaltrials.gov – Settembre 2013). Sono terapie salvavita in caso di patologie ematologiche, oncologiche, o malattie genetiche e altre malattie per le quali non esistono cure, come alcune patologie del sistema nervoso centrale: paralisi cerebrale, encefalopatia ipossica-ischemica, ritardo nello sviluppo, infarto, traumi cerebrali e lesioni del midollo spinale. Vengono sperimentate cure anche per: perdita dell’udito, ischemia critica degli arti, ustioni gravi, patologie autoimmuni (come il Lupus sistemico eritematoso, sclerosi sistemica, diabete di tipo 1), diabete di tipo 2, nascita prematura, autismo, sindrome del cuore sinistro ipoplastico, demenza e morbo di Alzheimer. Altre malattie ancora potranno essere trattate con trapianto di cellule staminali, come il morbo di Parkinson, difetto congenito delle valvole cardiache, HIV. 

 
Confronto tra Cord Blood Center Group e altri pionieri del campo
 
Donazione pubblica

Altri
1992: Il ‘’New York Blood Center’’ apre la prima banca del sangue
CBC
1997: Gli esperti classificano la Family Bank della Cord Blood Center Group, Eurocord – Slovakia, come la quinta biobanca a livello mondiale. La Eurocord, che oggi fa parte del gruppo CBC, è stata classificata come prima biobanca, per sei volte di seguito (2007-2012), dalla BMDW come la Family Bank che conserva il più alto numero di cellule staminali per unità di sangue crioconservato.

Conservazione ad uso familiare

Altri
1992: Cord Blood Registry, US – la prima banca familiare/privata inizia ad operare negli Stati Uniti

CBC
2001: La Family Bank Cord Blood Center inizia ad operare in Repubblica Slovacca, ed è oggi il secondo gruppo a livello europeo
 
Trapianti
Altri
1988: primo trapianto di successo in Francia, a Parigi, eseguito su un bambino di sei anni affetto da Anemia di Fanconi
CBC
1999: Primo trapianto con sangue cordonale donato da un fratello, eseguito con la collaborazione di esperti della Eurocord – Slovakia, su una bambina affetta da leucemia mieloide cronica, Lucia.
2004: Primo trapianto, in Europa,  con sangue cordonale autologo, con cellule staminali conservate presso la Family Bank della Cord Blood Center, per la cura di un bambino, Andrej, affetto da neuroblastoma.
2013: Uno tra i primi trattamenti con sangue autologo per il trattamento della paralisi cerebrale, eseguito in collaborazione con la Duke University – North Carolina, USA. Alex e Nelly, due bambini europei i cui genitori hanno conservato il sangue cordonale presso una Family Bank del gruppo Cord Blood Center.

Conservazione del tessuto cordonale e della placenta

Altri
2010: Cord Blood Registry – USA, è la prima biobanca ad offrire il servizio di conservazione del tessuto cordonale.
CBC
2011: La Cord Blood Center inizia a proporre la conservazione del tessuto cordonale
2013: la Cord Blood Center è il primo gruppo in Europa a conservare il tessuto della placenta

Fonti:
1. K. K. Ballen, E. Gluckman, and H.E.Broxmeyer „Umbilical cord blood transplantation: the first 25 years and beyond“  Blood, July 2013, volume 122 number 4

2. http://bethematch.org/Physicians/Outcomes_Data/Outcomes_Data.aspx

3. JR Passweg et. Al „Hematopoietic SCT in Europe: data and trends in 2011“ Bone Marrow Transplantation (2013), 1–7

 

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