Recentemente, la placenta umana ha dimostrato di essere una rara fonte di cellule staminali mesenchimali ed ematopoietiche in diverse applicazioni terapeutiche. A differenza delle cellule staminali, tuttavia, la placenta contiene anche varie cellule del sangue mature. Alcune di loro possono svolgere un ruolo significativo nel trattamento del cancro.
Diversi studi clinici hanno dimostrato che le cosiddette cellule natural killer (NK) possono essere utilizzate con successo nell’immunoterapia di pazienti con leucemia mieloide acuta. La fonte più comunemente usata è il sangue periferico da donatori compatibili. Sfortunatamente, il potenziale di proliferazione delle cellule NK ottenute dal sangue periferico, quindi il loro potenziale terapeutico, è limitato.
Un team di scienziati statunitensi ha utilizzato le cellule NK isolate da una placenta umana donata sviluppando metodi per separare e aumentare il numero di cellule NK ottenute dalla placenta con una media di 1,2 miliardi di cellule per donatore. Questa quantità è paragonabile alle dosi utilizzate nelle precedenti applicazioni cliniche. Ulteriori studi hanno dimostrato che le cellule NK derivate dalla placenta possono essere trasformate e attivate per fornire una quantità clinicamente significativa di un prodotto altamente citotossico con potenziale nel trattamento di una varietà di malattie del cancro ematologiche.
Fonte: http://www.frontiersin.org/NK_Cell_Biology/10.3389/fimmu.2013.00101/abstract