Enormi progressi dopo somministrazione di sangue cordonale
Chloe Levine era una bambina sana. O almeno è quello che pensavano tutti. Ma a 9 mesi perse l’uso della mano destra. Poi non riuscì più a gattonare perché anche la gamba destra non funzionava bene.
Non erano pronti a rinunciare
Quando Chloe compì un anno le fu diagnosticata una forma di lesione cerebrale che causa la paralisi della parte destra del corpo. I medici pensarono che dipendesse da un ictus che poteva averla colpita prima della nascita. I suoi genitori, Ryan e Jenny Levine erano devastati. ‘’Questa cosa ci ha totalmente sconvolti’’. Ma non erano pronti a rinunciare alla speranza.
Ciò che accadde
Fortunatamente i Levines avevano fatto conservare le cellule staminali cordonali di Chloe, che poté partecipare una procedura sperimentale presso la Duke University del Nord Carolina, dove i bambini che soffrono di paralisi cerebrale vengono sottoposti a trapinti di cellule staminali provenienti dal proprio sangue cordonale, nel tentativo di guarire e riparare il tessuto danneggiato del cervello.
Dopo questa procedura, in combinazione con le terapie regolari ‘’iniziarono a succedere cose mai accadute prima. I progressi erano incredibili’’ racconta la madre di Chloe.
Un nuovo inizio
Oggi Chloe è in grado di usare la sua mano destra anche per afferrare una palla, può correre, e può iniziare la scuola. Non è del tutto chiaro che ruolo abbia giocato in questi progressi la somministrazione delle sue stesse cellule staminali, ma di certo i Levines sono molto felici di aver preso questa decisione e di aver dato la possibilità alla loro bimba di partecipare a questo trattamento sperimentale. ‘’La nostra decisione di conservare il sangue cordonale di Chloe si è rivelata la miglior decisione mai presa’’
E intanto la ricerca continua ad effettuare trial clinici per determinare se effettivamente le cellule staminali possano aiutare nel trattamento di lesioni cerebrali come quella di Chloe.
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